mercoledì 14 novembre 2012

Scarpe da donna con tacco, come scegliere?

Scarpa con tacco Valentino
© Valentino

Le scarpe con i tacchi sono amiche delle donne, vengono utilizzate per slanciare la gamba, acquistare qualche centimetro, sentirsi più sexy e sensuali, valorizzando e rendendo la camminata più sinuosa; non hanno però solo aspetti positivi perché la scarpa sbagliata, con il tacco sbagliato, può penalizzare la figura e provocare danni alla colonna vertebrale, spostando il baricentro.

In alcuni casi invece un tacchetto è, non solo consigliato, ma quasi obbligatorio; è il caso di chi abbia problemi di tendinite al piede e non possa farne a meno, salvo trovarsi a sopportare fitte lancinanti e dolori insopportabili.

La scelta del tacco da indossare è ardua, non solo per quel che riguarda la forma, ma anche per ciò che riguarda l’altezza e, anche se il tacco molto alto fa girare la testa agli uomini, è il caso di non esagerare e non portarlo con continuità.

Scarpa con tacco a spillo Ojour
© Ojour


Partiamo da uno dei tacchi per antonomasia, il tacco a spillo, spesso confuso con il tacco a stiletto ma estremamente diverso per via della larghezza; il tacco a spillo è infatti più largo e diventa via via più sottile e affusolato, man mano che arriva al pavimento. Conseguentemente, la parte alta, sul tallone è più larga rispetto a quella inferiore; altezza e larghezza possono variare arrivando così a ingenerare una certa confusione, nel caso in cui sia molto alto e molto stretto in punta. Nonostante sia ultrafemminile e fashion, piuttosto semplice da indossare, dovrebbe essere evitato nel caso in cui si sia di costituzione piuttosto robusta. Il tacco italiano, non molto dissimile dal tacco a spillo, è perfetto per chi non ha esperienza con i trampoli ma dovrebbe essere evitato se non si è particolarmente slanciati; offre una buona stabilità, è comodo, sensuale e la parte a contatto con il tallone è piuttosto larga.

Louboutin stiletto
© Louboutin


Il tacco a stiletto richiede un buon equilibrio per essere indossato, è molto sottile e piuttosto regolare nel suo andamento; la parte superiore e inferiore sono pressoché uguali, con un leggero “allargamento” sulla parte che si congiunge al tallone, per motivi logistici. Spesso e volentieri raggiunge altezze vertiginose, i famosi 120 mm (o tacco 12) sono una sfida vera e propria che richiedono un ancheggiamento non indifferente che rende la gamba affusolata e dalla linea esageratamente sexy.

Janet e Janet tacco cubano
© Janet e janet


Il tacco cubano, sia basso che alto, non dovrebbe essere usato dalla donna tarchiata o un pochino bassa perché non slancia assolutamente ma, al contrario, tende ad abbassare la figura; è comodo e offre un’ottima stabilità grazie alla base d’appoggio piuttosto ampia.

Gianna Meliani rocchetto basso
© Gianna Meliani


Il tacco a rocchetto basso è piuttosto comodo e semplice da portare anche se l’appoggio al terreno è abbastanza stretto; meglio fare attenzione alla scelta quando lo si acquista perché il rischio dell’effetto “ciabattina da casa” è dietro l’angolo.

Rochas rocchetto alto
© Rochas


Tutta un’altra storia è invece il tacco a rocchetto alto; sensuale e dall’aspetto vagamente retrò necessita dell’abbigliamento giusto, magari pescato dal baule della mamma o in qualche negozio vintage, per dare il meglio e offrire un effetto scenico di tutto rispetto.

Kitten heel Emilio Pucci
© Emilio Pucci


Prima di concludere parliamo di un altro tacco basso, il “Kitten heel” o tacco Sabrina che sparito dalle scene è tornato di moda gli ultimi anni e viene indossato, senza differenza, da donne di tutte le età; in realtà dovrebbe essere preferito da giovani con un buon equilibrio poiché, potrebbe trarre in inganno, ma la punta sottile richiede una discreta muscolatura e un buon ancheggiamento che eviti brutte cadute, soprattutto se si tende, per natura “a cadere dai propri piedi”, ovvero, anche con le classiche ciabattine. Da evitare assolutamente nel caso in cui si abbiano caviglie tozze.

Prima di concludere, una precisazione. Quando si parla di scarpe con i tacchi, a volte si parla anche di plateau, se il tacco è da 12 ma il plateau è da 2 allora, effettivamente, il tacco lo si dovrà considerare da 10; in tutti i casi, prima di comprare un paio di scarpe con il tacco, provatele e osservate bene il polpaccio e la caviglia che linea assumono, se sembrano ingrossarsi, a meno che non siate folli d’amore per una scarpa particolare, passate oltre e scegliete quelle che slanciano.

8 commenti:

  1. Mi piace la prima zebrata di Valentino quelle di loubotin e lo stivale...non amo le scarpe basse malgrado sono alta a meno che non siano scarponcini o scarpe da ginnastica o stivaletti.

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    1. A me devo dire piacciono un po' tutte... forse l'ultima è quella che faticherei a portare di più ;-)

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  2. Mi sono fatta una cultura. A causa di una forte tendinite, porto scarpe rigorosamente comode...Ma qui a Colonia ci sono certi negozi di scarpe ...da capotarsi via. Mi piace guardare le vetrine in ricordo dei vecchi tempi

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    1. Caspita, capisco i dolori! Io ho da anni una tendinite odiosa al piede (ora il nome completo non lo ricordo) però il medico mi ha detto di portare sempre un minimo di tacchetto. In realtà di solito indosso scarpe da ginnastica tipo le Reebock Easytone, le scarpe con suola piatta mi fan venire dolori lancinanti.

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  3. Sono tutte belle queste scarpe. Anch'io faticherei a portare l'ultimo modello, ha il tacco troppo basso.

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    1. Ti faccio compagnia, anche io l'ultimo non riuscirei a portarlo :-)

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  4. Sono sempre molto interessanti e belli i tuoi post ... io fossi qualche chilo in meno, mi divertirei molto con i tacchi vertiginosi, ma meglio che mi limito a scarpe comode con un po' di tacco :-)

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    1. Grazie, sei sempre gentile :-) Sono sicura che i tacchi vertiginosi ti starebbero bene comunque ;-)

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